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About Angela Carter
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Once upon a time fairy tales weren't meant just for children, and neither is Angela Carter's Book of Fairy Tales. This stunning collection contains lyrical tales, bloody tales and hilariously funny and ripely bawdy stories from countries all around the world- from the Arctic to Asia - and no dippy princesses or soppy fairies. Instead, we have pretty maids and old crones; crafty women and bad girls; enchantresses and midwives; rascal aunts and odd sisters.
This fabulous celebration of strong minds, low cunning, black arts and dirty tricks could only have been collected by the unique and much-missed Angela Carter. Illustrated throughout with original woodcuts.
Desiderio, an employee of the city under a bizarre reality attack from Doctor Hoffman's mysterious machines, has fallen in love with Albertina, the Doctor's daughter. But Albertina, a beautiful woman made of glass, seems only to appear to him in his dreams. Meeting on his adventures a host of cannibals, centaurs and acrobats, Desiderio must battle against unreality and the warping of time and space to be with her, as the Doctor reduces Desiderio's city to a chaotic state of emergency - one ridden with madness, crime and sexual excess.
A satirical tale of magic and sex, The Infernal Desire Machines of Doctor Hoffman is a dazzling quest for truth, love and identity.
Sexuality is power' - so says the Marquis de Sade, philosopher and pornographer extraordinaire. His virtuous Justine keeps to the rules laid down by men, her reward rape and humiliation; his Juliette, Justine's triumphantly monstrous antithesis, viciously exploits her sexuality. In a world where all tenderness is false, all beds are minefields.
But now Sade has met his match.
With invention and genius, Angela Carter takes on these outrageous figments of his extreme imagination, and transforms them into symbols of our time - the Hollywood sex goddesses, mothers and daughters, pornography, even the sacred shrines of sex and marriage lie devastatingly exposed before our eyes. Angela Carter delves into the viscera of our distorted sexuality and reveals a dazzling vision of love which admits neither of conqueror nor of conquered.
a) The Unicorn
As with the night-scented stock, the full
splendour of the unicorn manifests itself most potently
at twilight. Then the horn sprouts, swells, blooms
in all its glory. SEE THE HORN
(bend the tab, slit in slot
marked 'x')
Despite being one of the most influential - and best-loved - of the post-war English writers, Angela Carter remains little-known as a poet. In Unicorn, the critic and historian Rosemary Hill collects together her published verse from 1963-1971, a period in which Carter began to explore the themes that dominated her later work: magic, the reworking of myths and their darker sides, and the overturning of literary and social conventions. With imagery at times startling in its violence and disconcerting in its presentation of sexuality, Unicorn provides compelling insight into the formation of a remarkable imagination.
In the essay that accompanies the poems the critic and historian Rosemary Hill considers them in the context of Carter's other work and as an aspect of the 1960s, the decade which as Carter put it 'wasn't like they say in the movies'.
Wise Children is adapted for the stage from Angela Carter's last novel about a theatrical family living in South London. It centres around twin chorus girls, Nora and Dora Chance, whose lives are brimming with mystery, illegitimacy and scandal.
Dora narrates the story as her older self, looking back on a tumultuous life, throughout which she and her sister have loved to sing and dance. A big, bawdy tangle of theatrical joy and heartbreak, Wise Children is a celebration of show business, family, forgiveness and hope. Expect show girls and Shakespeare, sex and scandal, music, mischief and mistaken identity – and butterflies by the thousand.
Scomparsa al culmine della sua carriera, dotata di un estro narrativo magico e irraggiungibile, Angela Carter ha scritto romanzi e racconti, e sono stati proprio questi ultimi a consacrarla come una delle autrici più talentuose del ventesimo secolo.
Nell’antro dell’alchimista – diviso in due volumi di cui questo è il primo – raccoglie la produzione migliore di un’autrice fondamentale. La camera di sangue, secondo Salman Rushdie il capolavoro per cui verrà sempre ricordata, è una serie di bellissime fiabe in chiave moderna, libere riscritture di quelle classiche, in cui l’autrice sbeffeggia gli stereotipi di genere affidando alla figura femminile le redini della storia, donandole un erotismo inedito e conducendola verso un finale vincente rimaneggiato in chiave ironica. Fuochi d’artificio nasce invece dall’esperienza dell’autrice in Giappone ed è il punto di svolta nella sua produzione, nonché il momento in cui il tema del femminismo diventa centrale: «In Giappone ho imparato cosa significa essere donna e mi sono radicalizzata».
Ai tesori custoditi all’interno di questa magistrale raccolta Angela Carter ha affidato il proprio testamento stilistico, servendosi di una scrittura raffinata, barocca, a tratti ermetica e costruendo una nuova mitologia femminista con cui condurre un’acuta analisi della società che supera le barriere del tangibile e penetra i meandri dell’immaginazione. Queste pagine, semplicemente, sono la testimonianza di una perdita incolmabile per la letteratura.
«Le sue cose migliori, secondo me, sono i racconti. La camera di sangue è il capolavoro della Carter. Probabilmente sarà il libro per cui verrà ricordata per sempre».
dall’introduzione di Salman Rushdie
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco».
Margaret Atwood
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini».
Joyce Carol Oates
È una notte londinese del 1899 e il tempo si è fermato. In un camerino dell’Alhambra Music Hall, «capolavoro di squallore squisitamente femminile», l’imberbe giornalista americano Jack Walser sta intervistando la star del momento: Fevvers, seducente trapezista vagabonda, un metro e ottantacinque per ottantotto chili, biondissima e dotata di un bel paio di ali. Una vera e propria leggenda. Scorrono fiumi di champagne e la diva racconta la sua vita rocambolesca: abbandonata in fasce sulla soglia di un bordello a Whitechapel e amorevolmente cresciuta dalla baffuta Lizzie, inizia presto a guadagnarsi da vivere prima come statua vivente di Cupido e poi come attrazione in un freak show. Ma Fevvers vuole volare alto. Il suo destino sono le luci della ribalta, e in poco tempo lei e il suo trapezio conquistano i palchi – e i cuori – di tutta Europa. Inizialmente scettico, Walser finisce per soccombere al fascino incontenibile della Venere cockney. Un po’ già innamorato e un po’ in cerca dello scoop della vita, decide di mollare tutto e si unisce al circo. Insieme alla scalcagnata compagnia circense – capitanata da un colonnello del Kentucky e la sua fidata Sybil, una scrofa intelligentissima in grado di fare lo spelling – in viaggio attraverso la Russia vivrà mille peripezie e incontrerà i personaggi più bizzarri, in un esilarante caleidoscopio in bilico fra realtà e fantasia.
Nel 1984, anno della pubblicazione, Notti al circo si è aggiudicato il prestigioso James Tait Black Memorial Prize, il più antico premio letterario inglese. Romanzo più celebre dell’autrice, è una sintesi perfetta della migliore Angela Carter: un concentrato di umorismo pungente, prosa brillante, erotismo, demolizione sistematica dei cliché e un’immaginazione traboccante.
«Angela Carter stravolge, burla, capovolge, deride, gettando trabocchetti dappertutto, ma per lei è una sola legge a governare il mondo: la legge del desiderio».
dalla postfazione di Dacia Maraini
«I suoi libri ci liberano dalle catene, rovesciando le statue del pomposo, demolendo i templi della rettitudine. Prendono la loro forza da tutto ciò che è ingiusto, illegittimo, basso. Non hanno eguali né rivali».
Salman Rushdie
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, sontuoso».
Margaret Atwood
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini».
Joyce Carol Oates
«Sogni, miti, fiabe, metamorfosi, inconscio ribelle, viaggi epici e una sensualissima celebrazione della sessualità nelle sue manifestazioni più gioiose e più oscure».
Ian McEwan
È il 23 aprile – data di nascita di Shakespeare – e le gemelle Dora e Nora, attrici e ballerine di seconda categoria, si apprestano a festeggiare i loro settantacinque anni. Suonano alla porta: su un cartoncino bianco arriva l’invito alla festa del padre, il celebre attore Melchior Hazard, che nello stesso giorno di anni ne compie cento, e che di riconoscerle non ne ha mai voluto sapere. C’è da decidere cosa indossare!
Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.
«Un libro davvero divertente».
Salman Rushdie
«A parità di eccellenze, esistono scrittrici inconsapevoli del loro valore e a distanza di sicurezza da ciò che fanno: altrimenti non potrebbero scrivere. Lucia Berlin, Anna Maria Ortese sono di questa natura qui. Ma poi esistono le scrittrici consapevoli, che dominano la pagina offrendola al lettore senza alcuna distanza, come se la concedessero, e sicure al cento per cento del loro indubbio talento.
È il caso di Elsa Morante come di Alice Munro, come di Angela Carter. Grande letteratura».
Valeria Parrella
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini. Ricorda Orlando di Virginia Woolf».
Joyce Carol Oates
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco».
Margaret Atwood